Antonio Colanero è nato a Guastameroli (frazione di Frisa, Ch) il 23 giugno 1948. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Lanciano si iscrive al magistero di Firenze, dove si diploma in “decorazione plastica”.
A Firenze segue le lezioni dello scultore Enzo Innocenti e del direttore Angelo Landi. Sono gli anni di grande fermento culturale in una Firenze del 1966 che pochi giorni dopo il suo arrivo sarà piegata, ma non sconfitta, dall’alluvione dell’Arno, che l’artista immortalerà anche in una sua opera alcuni anni più tardi. “Mi sarebbe piaciuto fare l’insegnate d’arte – dice oggi – ma ero il primo di 5 figli…”.
Cosi nel 1970 è costretto a confinare la sua forza artistica su un tavolo di un appartamento milanese, dove si rifugia dopo le ore trascorse a progettare negli studi della Breda – Ansaldo.
Per 12 anni, dal 1970 al 1982, Colanero vive la dura vita dell’emigrante nella rampante Milano. Ma la sera torna in quel piccolo appartamento e sul quel tavolo di formica nascono alcuni tra i suoi primi capolavori che sembrano assorbire in sé tutta l’angoscia della solitudine nella grande metropoli , come i primissimi lavori La via giusta e Via senza uscita (1970).
Nel 1982 decide di tornare nel suo Abruzzo, ma ancora non è il momento di liberare la sua forza creativa, che nasconde gelosamente tra le pareti della sua abitazione di Frisa: lavora prima come dipendente in uno studio tecnico di Lanciano e poi entra in una piccola e vivace azienda dell’operosa Val di Sangro.
Colanero vive e opera a Frisa e nel corso di quasi 50 anni ha prodotto molte opere. Monografia Colanero